Nota stampa.
Caso SOL ET SALUS.
La Anmic interviene sul caso Sol et Salus per i cui vertici, da notizie di stampa, sono stati ipotizzati reati di truffa ai danni del servizio sanitario.
La ANMIC Rimini, associazione nazionale mutilati e invalidi civili che per legge rappresenta e tutela i Disabili in Italia ( circa 9.000 in provincia ) vuole far sentire la sua voce sul caso che in questi giorni ha investito la casa di cura Sol et Salus.
Il Sol et Salus è da tantissimi anni punto di riferimento per la riabilitazione degli invalidi civili di tutto il Paese che con grande soddisfazione usufruiscono dei servizi e cure fornite dalla stessa.
Mettere in discussione la possibilità di accedere alla struttura mediante impegnativa del proprio medico curante e/o specialista che ricordiamo conosce meglio di chiunque altro le problematiche dei suoi pazienti, è una limitazione alla propria libertà di curarsi dove e con chi si ritiene opportuno e proficuo farlo. Vedremo se in questi giorni anche la Categoria dei Medici di base chiamati in causa prenderà posizione.
Oltretutto è una grave violazione di quanto stabilisce la costituzione in materia di assistenza sanitaria e in questi ultimi anni assistiamo a continue azioni “limitative” in questo senso.
Abbiamo il diritto di curaci dove riteniamo sia meglio per noi.
Siamo fiduciosi che la magistratura farà chiarezza anche su questo punto per noi irrinunciabile.
Siamo altresì convinti che da parte della struttura non siano state commesse con dolo quelle azioni di cui alle notizie di stampa e rinnoviamo la nostra fiducia al management ed agli Operatori del Sol et Salus.
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